• Agosto 2016 •
La lettura di questo terzo libro nel mese di Agosto 2016 credo rappresenti la dimostrazione di quello che cito spesso nei miei passi come Serendipità. Nel cercare qualcosa, ho trovato sul mio percorso qualcos’altro che mi ha portato avanti lungo il cammino, ma in una direzione che non stavo puntando. Ti sembrerà strano, ma qui non troverai sottolineature del libro citato in questo passo.
Per approfondire la tecnica hawaiana che avevo iniziato a conoscere leggendo Zero Limits, avevo deciso di acquistare un libro che fosse focalizzato solo su quell’argomento, e mi indirizzai a Scopri Ho’oponopono di Mabel Katz. Quello che avvenne, e rileggendo ora le mie sottolineature è palese, fu un chiaro segnale per indicarmi quale doveva essere la mia prossima lettura. Le uniche due frasi che avevo sottolineato facevano infatti riferimento a un altro testo, che ti rivelerò alla fine di questo passo. Sembra proprio che quello che mi aveva lasciato un segno in quel momento, necessitasse di una maggior comprensione.
La prima sottolineatura mi ripete che
La morte toglie via tutto ciò che non è voi. Il segreto della vita è “morire prima di morire” e scoprire che non è morte.
Se cerchiamo di seguirla alla lettera (e come sempre non blocchiamo i ragionamenti che verrebbero altrimenti filtrati dalla nostra mente razionale), questa affermazione ci dice che solo quando ci viene tolto tutto (quello che crediamo di essere) ritroviamo noi stessi. Ma come si fa a “morire prima di morire” per raggiungere quel “noi” senza attendere necessariamente la nostra morte fisica? Se ci pensi, dal punto di vista medico, la morte coincide con il cessare delle nostre attività cerebrali. La nostra mente è fortemente legata a quello che troppo spesso definiamo come “noi stessi”, ma in realtà se accettiamo questa affermazione ci limitiamo rispetto a quello che siamo realmente e, soprattutto,
La mente non può mai trovare la soluzione, né può permettere a noi di trovarla, perché è essa stessa una parte intrinseca del “problema”.
Quel “morire prima di morire” si riferisce alla nostra mente, e solo noi possiamo essere gli artefici di questo “delitto”, che può avvenire in un solo istante preciso. Non possiamo vincere nel passato o nel futuro, territori sotto il dominio assoluto della nostra mente, mentre nel qui-e-ora, con la consapevolezza come arma, possiamo porre fine a questa prevaricazione che subiamo continuamente.
Siamo giunti quindi al momento in cui è tempo di rivelarti il libro verso cui ero stato spinto: “Il potere di Adesso” di Eckhart Tolle.
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